martedì 3 luglio 2012

Daniel Dominque. Il Poeta dalla Penna di Cielo.
Seguace di Chiara Lubich

Terremoto


Ho il cuore pieno
di pianto e ho steso un drappo
nero alla finestra.
Nessuno oggi venga a trovarmi,
né quelli del cielo né quelli della terra,
perchè sono inconsolabile.
Ho il cuore pieno
di pianto e ho serrato la finestra,
perchè la luce oggi è vuota
di speranza, e la melodia
consueta degli uccelli
un dissonante volteggio d'ali.
Troppo meste le vie
un tremore continuo sconvolge
campi e radici, pilastri e cortili.
Sfibrato da un disegno oscuro
è crollato tutto intorno - 
tacciono agghiacciate
le campane e non so che fare.
Tace pure Dio,
ed io sono inconsolabile.


Alba

Un nuovo giorno non viene
dal viola negli orizzonti,
né dai richiami solari di una campana
appena desta, o dalla luce nuova
che si fa largo fra alture
e sui mari
dopo una notte troppo lunga.
Il nuovo giorno prorompe
all'improvviso, come se da sempre
fosse sopinto in te,
senza annunci, senza date,
da un semplice sguardo d'amore
o da un soffio di voce,
che ti richiama poderosamente alla vita
e ridesta l'opera radiosa che è in te,
che sei tu.
Ricorda uomo, mi fu bisbigliato
una volta, e scrivilo
sugli stipiti del cuore - 
che sei sogno del mio Sogno, alba della mia Alba,
ed io non so far altro che capolavori.

Daniel Dominique