Giovanni Andrea Negrotti ( Gan )

 

L’Arte del poeta Gan, passionale,ricca di buoni sentimenti si connota per la semplicità lirica con cui imprime nell’animo del lettore emozioni.
I versi hanno sfumature delicate pregne di sinceri slanci . 

Eleonora Ruffo Giordani 



La nuova Antologia che ospita Gan 
 
IL CENTRO STUDI STORICI DI EBOLI con l'antologia " VERSI DIVERSI"
arrivata alla nona ed., in un panorama di poeti contemporanei, per lo più provenienti dalla Campania, il poeta GAN viene inserito per la sua capacità e per omaggio alla sua SARDEGNA.
Il presidente GIUSEPPE BARRA si è proclamato onorato dalla presenza
di un poeta sardo e felice di ospitarlo nel volume che ha curato insieme alla presentazione di FRANCESCO FIORENTE, COSIMO CLEMENTE, MARIO FESTA e SALVATORE DAMIANO pittore che ne ha illustrato la copertina.
19-06-2008
 Hanno scritto di lui:
Nei confini definiti, chiari, di una creatività letteraria, ove si contraddistinguono caratteri di purezza e di antiche passioni del nostro spirito, ci imbattiamo, nelle squisite pagine di questo libro, con una poesia nuova, che con forza vuole rimuovere le finitudini emotive del lettore e sublimarlo alla ricerca del "vero", della "bellezza" e dell'"amore". Diventa, così, esso, un contributo efficace alla spinta che ognuno di noi si accinge a dare al raggiungimento dello stesso proposito. Opera, infatti, non comune quella di mettere a disposizione del patrimonio spirituale della società, idee e pensieri, con i quali si vuole lanciare un "messaggio" all'evoluzione della nostra storia.
Federico Gabrieli. Editore
Ho letto con vero piacere i versi di GAN dai quali si evince la trasparenza, l'animo sensibile del poeta, provato da eventi personali e sociali, a cui reagisce con fiducia nella poesia con tanta voglia di vivere per sognare ed amare
Giuseppe Carboni. Poeta
 
Amore e natura sono i temi imprescindibili della poetica di GAN, a parlare naturalmente è un panorama che è anche una geografia interiore, paesaggio dell'anima. Uno stile breve, qualche frase, un rigo appena, per una intensa sintassi emotiva.
Mario Negro. Redattore
 
Moderne poesie molto profonde e meritevoli.
Davide Zedda. Editore
Il lavoro di GAN è fertile e fecondo, sfrutta il mutamento della natura per esprimere semplici sentimenti emozionali, fa nascere fugaci emozioni in un inno gioioso alla vita.
Giovanni Fiora. Filologo, scrittore e poeta


 Alcune Sue Poesie

 Floreale

"Ora...vedo che nell'oscurità del tuo cuore,
in quel grigio giardino, un raggio di sole è filtrato,
ed è cresciuto un tenero fiore.
Non ha colore, perchè ogni colore è suo.
Non ha profumo, perchè profumo così non s'è mai sentito.
Tienilo con te quel fiore,
poichè si chiama....... Amore!"
(da "Il tempio della vita" di Gan)


A mia figlia
Che cos'è la gioia se non due occhietti assonnati
in un faccino roseo e paffuto.
Di chi non sa che quel travaglio così duro
l'ha portata alla luce di noi,
che l'abbiamo aspettata
con ansia e paura.
Ora è pacata e riposa da quella fatica,
la guardo come un germoglio
che diverrà splendida rosa.
Le sue manine gesticolano avide
le porta alla bocca come per sentire
il gusto della vita.
(2003)

Conosci il mio cuore

"Tu che conosci il mio cuore
hai aperto mille volte lo scrigno
dei miei desideri.
Scivoli negli abissi mentali
come fantasma per apparire col chiaro di luna.
Ed ora è ora!
Tra tutte le ore che scorrono nelle vene del giorno
la più attesa, non fosse altro per incontrare te;
idilliaco sogno dove le parole non hanno senso
trattenute nei vestiboli labiali"
(da "Il tempio della vita" di Gan)

Vecchio pino

Gli anni e il tempo segnano profonde ferite
nel tuo ormai debole corpo.
Le tue possenti braccia protese al cielo,
culminano nella tua ormai sfiorita chioma.
Quante volte ti ho parlato
e tu silenzioso parevi ascoltarmi
e la tua voce era di vento.
Nelle notti di maestrale sentivo il tuo canto
ed era consolante addormentarsi a tal suono.
Ora non ho che questi ricordi di te, vecchio pino.
(2003)

Mia nonna

Nonna cara,
ricordo le tue grinzose mani accarezzarmi il volto
mentre fuori il temporale infuriava,
noi due uno in faccia all'altra, davanti alla finestra,
non mostravi timore neanche quando i lampi t'illuminavano il volto
e i tuoi bianchi capelli
si accendevano di luce argentata.
Nonna cara,
tu con le tue storie mi affascinavi,
eri pacata e serena e io
non avevo paura del temporale.
(2003)